Poichè sono in grado di offrire la massima protezione dalle cadute e allo stesso tempo non ostruire minimamente la visuale, le ringhiere di cavi in acciaio sono probabilmente fra i modelli più utilizzati in ambienti come le piscine. Questo le mette tuttavia in pericolo; l’acqua ad alto contenuto di cloro usata tipicamente nelle piscine è infatti fortemente corrosiva, ed è necessario implementare una corretta manutenzione dei cavi in acciaio – che dovrà ovviamente essere inossidabile – se si vuole evitare che vengano danneggiati e perfino compromessi. Ecco come:
Prima dell’installazione dei cavi in acciaio della ringhiera, sarà necessario farne passivare la superficie, ossia procedere all’eliminazione di qualsiasi particella di ferro semplice che possa essere rimasta sulla superficie dei cavi stessi; questo processo elettrochimico permette infatti la formazione di uno strato di ossido di cromo lungo i cavi in acciaio, rendendoli molto più impervi alla ossidazione e quindi alla formazione della ruggine.
La passivazione dei cavi in acciaio non è però sufficiente ad assicurare che la ruggine non si formi mai; è comunque necessaria una frequente manutenzione, altrimenti anche le sole goccioline d’acqua clorata sollevate dall’aria si sposteranno dalla superficie della piscina a quella della ringhiera, attaccandola lentamente fino a provocare l’arrugginimento. Per evitarlo, fortunatamente, è sufficiente provvedere al risciacquo dei cavi in acciaio con acqua pulita e non clorata, quotidianamente, provvedendo poi ad un’attenta asciugatura: questo rimuoverà le particelle corrosive.
Ma che fare nel caso in cui i cavi in acciaio della ringhiera abbiano già iniziato a corrodersi, mostrando i primi segni di ruggine? Niente paura: è ancora possibile intervenire con buon successo. Esistono infatti appositi prodotti, disponibili sul mercato, che permettono la rimozione della ruggine dai cavi in acciaio; se la situazione non è ancora grave, la loro oculata applicazione permetterà di salvare il cavo stesso, al quale andrà poi applicato sovente un agente protettivo. Naturalmente, anche in questo caso, è assolutamente necessario un lavaggio quotidiano con acqua pulita, seguito da una scrupolosa asciugatura.
A dover esser invece evitati assolutamente, pur nel comprensibile desiderio di portare i cavi in acciaio della ringhiera a una pulizia perfetta e una finitura scintillante, sono tutti i prodotti come le spazzole in acciaio o ancora peggio la lana d’acciaio; le superfici ruvide di questi oggetti compromettono quella dei cavi in acciaio, e di fatto la espongono molto maggiormente al rischio di ossidazione e ruggine. Per pulire e asciugare i cavi il prodotto ideale è uno strofinaccio morbido.