Se alcuni oggi sono dell'opinione che alcuni funerali contengono, durante il rito, delle stranezze, allora è certo che non sono mai stati ad un funerale in epoca vittoriana. Quest'ultimo, come tutti del resto, era regolamentato da un cerimoniale estremamente religioso e rigido ma, noto anche ai contemporanei, è che le regole non valgono esattamente per tutti: la gente più umile, costretta a lavorare duramente, non poteva concedersi il lusso di organizzare un funerale sfarzoso. In genere, le camere ardenti, venivano pensate all'interno della stessa casa del defunto e venivano allestite all'interno o del soggiorno o della camera da letto. Prima del funerale però, doveva essere premura di tutti i presenti, un accorgimento: non bisognava mai lasciare la salma da sola e, chi era a disposizione, doveva mettersi proprio ai piedi del defunto. Tutto ciò si configurava come un segno di rispetto per il morto ma soprattutto un metodo per impedire che la gente venisse seppellita viva! Questa “precauzione” veniva presa alla luce del fatto che, il tempo di attesa prima della sepoltura, era breve, specialmente in caso di epidemie e malattie contagiose.
L'invito
I biglietti d'invito vengono realizzati per ogni tipo di evento: compleanni, matrimoni, battesimi, lauree e perché non per i funerali? La notizia della morte di un congiunto veniva trasmessa proprio attraverso dei biglietti specializzati e listati a lutto. Bisognava fa in modo che i biglietti venissero ricevuti da tutti quanti i parenti e gli amici più intimi del defunto. Questi inviti per di più, oltre che dare la terribile comunicazione del tragico accaduto, erano anche un passepartout per la vera e propria cerimonia: presentarsi senza invito rappresentava un gesto di maleducazione. Ovviamente, l'utilizzo dell'invito, non impediva che il funerale si potesse celebrare in forma privata, infatti il biglietto andava comunque spedito e doveva riportare chiaramente l'intenzione della famiglia di voler celebrare la morte del caro nella maniera più privata possibile.
Il post- cerimoniale
A conclusione della celebrazione, i portatori selezionati, attraverso l'uso di appositi guanti neri, sollevavano tutti insieme la bara e la trasportavano verso l'ultima dimora. Nel caso però in cui il defunto fosse stato un fanciullo in tenera età, allora come portatori, potevano essere selezionati altri bambini, magari le sorelle o i fratelli del defunto, i quali però dovevano servirsi di guanti di colore bianco, a simboleggiare la purezza dell'anima. Nei paesini, i cortei funebri, procedevano a piedi fino a raggiungere il cimitero, il tutto rigorosamente legato da diritti di precedenza vincolati dalle parentele. Oggi la situazione è decisamente cambiata e, le pratiche burocratiche e legali legate alla morte di un essere umano, sembrano essere sempre più ostiche. Motivo per cui funerali Roma si presta in maniera ottimale per rispondere alle esigenze logistiche di un funerale e basta visitare il sito www.funeraliroma.it per avere una risposta immediata ad una situazione difficile ed imprevista come la morte di un caro parente o amico.