La plastica come materiale nel packaging per cosmetici.

Nella produzione di packaging per cosmetici i materiali più comunemente usati sono il vetro e la plastica.
Per quanto riguarda l’industria del profumo, troverete solo contenitori in vetro. Per tutte le altre categorie invece il materiale d’elezione è la plastica, per la precisione nelle forme di HDPE,PP,PVC,PETG.

La plastica di questo tipo è un materiale considerato inerte verso i prodotti cosmetici, vale a dire che non interagisce con essi chimicamente o in altri modi che potrebbero causare l’alterazione delle proprietà organolettiche del prodotto.

Ci sono moltissimi diversi tipi di packaging in questo caso. Troviamo due macrocategorie principali: i contenitori di design e quelli generici.

La prima categoria comprende contenitori la cui forma viene studiata appositamente con un design specifico o particolare, volto a rappresentare la brand identity del prodotto. Nella seconda invece trovano posto le normali confezioni quali tubi, flaconi, tubetti, erogatori e spruzzatori eccetera.

Per questo tipo di packaging esistono diversi tipi di chiusura. Solitamente troviamo (li commercializza, ad esempio, GRG) i tappi in plastica di sicurezza (ovvero a prova di bambino e/o di apertura accidentale), rappresentati da chiusure di difficile manovra per bambini, come ad esempio la doppia apertura che richiede contemporaneamente pressione e svitamento per aprire la confezione.

Altri tipi di apertura sono ad esempio le aperture monodose. Si tratta di sistemi che consentono l’uscita di una dose predeterminata di prodotto. Di solito parliamo in questo caso di spruzzatori.
Fanno parte di questa categoria anche gli erogatori mono prodotto: sono quelli che consentono l’uscita di un pezzo unico, quando il prodotto è solido. Tuttavia questo genere di apertura è più diffusa nell’industria alimentare e farmaceutica che in quella cosmetica.

Abbiamo poi gli erogatori a pressione interna e quelli a pompa.

L’importante in questo tipo di packaging per cosmetici è il tipo di plastica che, oltre alle sopracitate caratteristiche di non interazione con il prodotto, deve comunque essere del tipo corretto a seconda dell’azione da compiere. Dovrà quindi essere più morbido nel caso dei tubi erogatori, più duro e rigido per i contenitori di creme, molto flessibile nei casi di bustine o contenitori per dosi di prova.