Un’arte, quella della lavorazione della ceramica, che è si è sviluppata sin dai tempi più antichi. Tramite le varie tecniche di lavorazione e quindi i vari modi d’impiego di questo materiale, è addirittura possibile tracciare una linea rossa tra le varie storie che si sono sviluppate attorno alla ceramica, sia in Italia che oltre i confini.
Gli intrecci della ceramica
La ceramica è un materiale fortemente presente nella quotidianità dei più disparati popoli. La sua duttilità la rende adatta ai più disparati usi nelle più disparate culture. Si pensi alla porcellana, alla terracotta e tutti gli utensili che si possono creare con la ceramica: è impossibile che un qualcosa del genere rimanesse al di qua della creatività. Ben presto, anzi, quasi subito la ceramica è diventata strumento artistico con cui creare, rivoluzionare, ridisegnare un qualcosa che inevitabilmente è già fortemente identificato e inamovibile.
I laboratori di ceramica, oggi, possono tranquillamente considerarsi delle sacche di resistenza che, operando incessantemente, continuano a portare avanti un mestiere e un’arte completamente a sé stante.
L’aspetto artistico della lavorazione della ceramica in brevissimo tempo è riuscita a risolversi sia in utilità che estetica a livelli sbalorditivi, andando a sottolineare una precisa appartenenza a un mondo, ad una cultura, ad una forte caratterizzazione estetica. Questo ci interessa soprattutto per quanto riguarda le contaminazioni e lo studio di queste. Un qualcosa che esiste da così tanto, stando alla regola principale della contaminazione, deve per forza aver sviluppato così tante declinazioni da poter essere utilizzata per comporre un puzzle della storia dell’umanità. Spostandoci da un capo all’altro del mondo, tralasciando quindi l’aspetto della globalizzazione in senso spersonalizzante, vedremo come, scavando nelle intenzioni di ogni artigiano, potremmo trovare forti punti in comune.
In Italia…
L’Italia, forse più degli altri paesi, vuoi per il clima, le esigenze e la disponibilità di materiale, ha sviluppato una fitta rete laboratoristica e creativa intorno alla ceramica. Sin dai tempi antichi le varie parti dello stivale hanno avuto un proprio sviluppo a seconda delle influenze esterne; si pensi alle antiche produzioni etrusche che hanno dato un fortissimo contributo alla lavorazione della ceramica nelle zone centrali d’Italia. O ancora, come non menzionare l’influenza greca sulle produzioni del sud? Insomma, a partire dal Medioevo e nei centri pulsanti della realtà dell’epoca come Orvieto, Firenze, Urbino, per citarne alcune, l’Italia ha avuto modo di maturare una forte consapevolezza circa l’arte della Ceramica. Questa cosa gli ha permesso di ospitare, soprattutto nei tempi recenti in cui si predilige l’aspetto artistico anziché utilitaristico della ceramica, tantissime mostre di artisti e ceramisti provenienti da ogni parte del globo che vedremo più avanti.
I principali laboratori di ceramiche artistiche
Attivo sin dal 1975, ma che "solo" dal 2015 ha sviluppato un aspetto prettamente artistico della ceramica, Materia Ceramica narra, nella sua storica produzione, dei luoghi di Perugia e dell’Umbria effettuando pitture su ceramica. Già dalla loro premessa è evidente quanto sia forte, e condiviso, il bisogno di dare alla produzione in ceramica un aspetto ancora più dinamico e moderno, rompendo gli schemi che continuano a legarla, nell’immaginario comune, al passato. Allo stesso tempo è forte il bisogno di sottolineare, pur nella contaminazione, le proprie radici e senso di appartenenza.
Dall’Italia, questo è il bello del mondo della ceramica, ci spostiamo rapidamente a Cuba, precisamente L’Avana, per poi ritornare rapidamente nella penisola. I bisogni "condivisi" detti sopra guidano anche i movimenti dell’artista e ceramista Liuva Maqueira Gomez che, stabilitasi in Italia nel 2000 dopo anni e anni di sperimentazione in giro per il mondo, si è decisa a fondare proprio qui il suo laboratorio di ceramica perché rapita della fortissima vivacità del panorama italiano.