Il ferramenta non è più un negozio ad esclusivo appannaggio dell’uomo; sempre più spesso il cliente in ferramenta è donna, perché aumenta la propensione delle donne a dedicarsi ai piccoli lavori di casa. La presenza declinata al femminile del cliente-tipo in ferramenta spinge i gestori a cambiare anche l’aspetto e allestire il punto vendita in modo più organizzato e luminoso. I grandi centri commerciali e punti vendita specializzati (come Tecnoferr) sono sempre più donna friendly, alcuni ferramenta a Roma, per esempio, prevedono anche degli spazi per l’attrezzistica riservata a lavori prettamente femminili (come il macramè o le decorazioni) e all’oggettistica in genere.
I dati sulla clientela femminile in ferramenta
Nell’ultimo decennio – complice anche la crisi finanziaria – le donne costituiscono quasi il 50% del totale dell’utenza, perché il fai-da-te per alcuni lavori domestici leggeri contribuisce al risparmio in casa soprattutto legato alla capacità femminile di allestire con gusto e con materiali poveri qualsiasi ambiente domestico. Inoltre, le donne sempre più indipendenti – per necessità o per scelta – hanno raggiunto livelli di conoscenza tecniche anche per gli aspetti più “maschili” dalla falegnameria alla serramentistica, all’idraulica; da recenti sondaggi emerge che:
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Il 74% delle donne si dichiara in grado di imbiancare casa;
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Il 59% svolge regolarmente attività di petit bricolage;
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Il 25% dichiara di saper svolgere anche impegnativi lavori di muratura.
Decoupage e giardinaggio sono, però, le voci in cui le donne riescono meglio sia per una maggiore sensibilità e predisposizione d’animo che per l’abilità manuale e di precisione richiesta in alcune attività specifiche di lavori domestici.
Gli ambiti e le competenze femminili in ferramenta
Le donne devono saper fare spesso di “necessità virtù” e per questo le donne in ferramenta non si limitano a chiedere ciò di cui sono esperte, ma giungono informate e preparate anche su tecniche più specifiche fino a subentrare alla figura maschile quando quest’ultimo non riesce più ad occuparsi o dedicarsi ai lavori di casa.
Le competenze delle donne si estendono verso il settore edile anche a livello professionale importante: molte donne gestiscono aziende edili di ristrutturazione. Le preferenze di acquisto delle donne variano molto in base all’ambito del lavoro domestico da fare e alle tipologie merceologiche:
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Feltrini, lampadine a basso consumo energetico, filtri per rubinetti, batterie e lubrificanti;
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Oggettistica e decorazioni per la casa;
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Utensili ed elettroutensili, accessori per il mobilio e il montaggio;
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Vernici e idropitture;
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Prodotti per la pulizia della casa e tendaggi.
I sondaggi sui rivenditori in merito alla loro percezione sulla preparazione tecnica delle donne in ferramenta rivelano che le donne sono ben preparate anche in materia normativa e non richiedono l’assistenza del venditore ad eccezione di alcuni ambiti come le vernici. Le donne, invece, poco preparate o inesperte non rifiutano i consigli dei rivenditori per finalizzare l’acquisto e si rivelano, comunque, molo esigenti sia sulla chiarezza delle informazioni sia sulla qualità dei prodotti, sebbene non perdano mai di vista il risparmio alla costante ricerca dell’equilibrio tra prezzo e qualità.