Spid: cosa è e a cosa serve e come richiederlo

Lo Spid è lo strumento messo in campo dallo stato italiano per facilitare la maggior parte dei procedimenti burocratici del nostro paese. Il Sistema Pubblico di Identità Digitali è stato coniato nel 2013 su proposta di Stefano Quintarelli.

Il regolamento che norma lo Spid è entrato ufficialmente in vigore nel settembre del 2015 e da quel momento si è diffuso in maniera capillare su tutto il territorio italiano ed a Dicembre dello stesso anno sono stati nominati i primi membri in grado di accreditare l’Identità Digitale.

La storia dello Spid: uno strumento tecnologico che ci ha semplificato la vita

Entro giugno del 2016, la maggior parte degli enti pubblici nazionali e regionali avevano già messo in moto i servizi fruibili con lo Spid. Nel 2018 è entrato in vigore l’obbligo per tutte le pubbliche amministrazioni di aderire al sistema. Quest’ultimo, finalmente, sta ottenendo il riconoscimento a livello europeo, in modo tale da facilitare l’accesso ai servizi dei paesi membri dell’Unione Europea.

Il sistema SPID è, in parole povere, un sistema in grado di mettere in correlazioni enti pubblici e privati cittadini in grado da far fruire a questi ultimi servizi, informazioni e credenziali messe in rete.

Cosa è necessario per richiedere lo Spid? Quale documento non può mancare?

Lo Spid è lo strumento che permette di riconoscere la nostra identità digitale. Per ottenerlo, oltre alla maggiore età, bisogna essere dotati di alcuni fondamentali documenti. Assolutamente imprescindibili i documenti, come la carta d’identità ed il codice fiscale, ma anche mail e numero di telefono non devono mancare.

Difficile fare a meno di questi elementi. Il tesserino d’identità, tuttavia, può essere sostituito con la patente o il passaporto. Il codice fiscale, invece, non è possibile sostituirlo. Tuttavia, per poter ovviare alla sua assenza è necessario ricavare il proprio codice fiscale anche mediante l’utilizzo di portali disponibili in internet come ad esempio questo e, successivamente, comunicarlo alle Forze dell’Ordine. Solo Carabinieri e Polizia, infatti, possono rilasciare un documento sostitutivo valido in termini di legge, ma per ottenerlo è necessario fornire, comunque, il proprio codice fiscale anche stampato su carta.

La procedura per ottenere la propria Identità Digitale

Per ottenere lo Spid, una volta recuperati tutti i documenti necessari per attivarlo, bisogna scegliere tra uno dei gestori di identità digitale abilitati dallo stato italiano. Dopo aver scelto un gestore in particolare bisogna registrarsi sul loro sito, come ad esempio quello di Poste Italiane. Una volta effettuata la registrazione bisogna compiere tre passaggi fondamentali:

 1. inserire i dati anagrafici;

 2. creare delle credenziali Spid

 3. effettuare il riconoscimento attraverso le modalità offerte.

L’alternativa, meno digitale ma più pratica, è quella di recarsi di persona a svolgere le procedure necessarie per identificarsi e consentire il rilascio dello Spid.

Ci sono diverse strade per conseguire le varie alternative di riconoscimento. Tra le varie modalità, ovviamente, c’è il recarsi presso uno degli uffici preposti come ad esempio presso un ufficio postale. Un’altra modalità particolarmente in voga con la quale si può certificare la propria identità è tramite webcam, grazie ad uno degli operatori messi a disposizione ed all’emissione di un bonifico simbolico come ulteriore prova della nostra identità.

Strumenti decisamente più tecnologici possono essere la Carta d’Identità Elettronica o il Passaporto Elettronico, certificabili tramite le applicazioni messe a disposizione dai gestori. Infine, anche la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) e la firma digitale possono essere dei validi strumenti di certificazione della propria identità.

Gli strumenti messi a disposizione dallo Stato Italiano per comprendere al meglio le funzioni dello Spid

Ma dopo che è stata riconosciuta la nostra identità e dopo aver ottenuto l’accesso allo Spid cosa possiamo fare in concreto? Con lo Spid si può avere accesso ad un largo numero di servizi e l’elenco completo è stato messo a disposizione su una pagina internet direttamente dallo Stato Italiano. Tra gli usi più frequenti, ci possono essere le richieste di finanziamento, il pagamento delle tasse, la gestione delle prenotazioni, e le richieste di documenti all’anagrafe.

Attraverso il portale si possono avere a disposizione sia le attività relative al territorio, sia quelle inerenti alle regioni. In questo frangente, il sito è davvero semplice e lineare da leggere e permette di farsi una rapida panoramica dei principali servizi offerti dallo Stato Italiano.

Lo Spid è gratuito? Quali servizi potrebbero essere a pagamento?

Lo Spid naturalmente, è un servizio gratuito offerto dallo stato italiano. Non tutte le modalità di riconoscimento, però, lo sono. Alcuni metodi di riconoscimento richiedono un pagamento. Ad esempio, la richiesta di un operatore per il confronto via webcam. Alcuni operatori, addirittura, richiedono il pagamento per ricevere il codice OTP tramite messaggio.

Lo Spid, dunque, ha rappresentato una svolta per la società italiana. Finalmente, l’Italia è riuscita a darsi una spinta dal punto di vista dell’innovazione digitale. Attraverso questo percorso, il Bel Paese è riuscito a snellire in maniera netta la burocrazia necessaria per alcuni servizi essenziali.

Ad esempio, i docenti possono tranquillamente scaricare i buoni necessari per godere del bonus a loro riservato, si possono richiedere copie di documenti e perfino pagare le tasse. Lo Spid, in poche parole, ha semplificato in maniera evidente la nostra vita.