Colore: La quantità di studi effettuata su questa componente visiva della pubblicità è sconvolgente, e i risultati di questi studi spaziano da consigli di mero buonsenso progettuale a effettive considerazioni di ordine psicologico che hanno un impatto dimostrabile e reale sui risultati ottenuti dalla comunicazione pubblicitaria. Per quanto riguarda il primo genere di consigli, gli elementi sono due: tavolozza e contrasto. Il primo si riferisce alla necessità di non esagerare nel rendere un cartellone variopinto, dando ad ogni elemento un colore differente: anziché sottolineare le parti importanti, questo genera confusione e fatica visiva, che portano a ignorare l’annuncio. Il contrasto tuttavia rimane importante, perchè è essenziale che le scritte e gli elementi fondamentali spicchino chiaramente.
Per quanto riguarda le considerazioni di ordine psicologico, interi libri sono stati scritti sugli effetti del colore: se siete un personal trainer, volete che chi vi legge sia dell’umore attivo e carico generato dal rosso, oppure nello stato d’animo rilassato e tranquillo generato dal giallo?
Testo: Non poco, e non troppo; e leggibile ma particolare. Sembra una lista della spesa contraddittoria, ma sono le regole essenziali del testo nei cartelloni pubblicitari: il carattere utilizzato deve essere di facile lettura, perchè il tempo a disposizione per leggere è poco, ma allo stesso tempo avere qualcosa di caratteristico, che lo renda interessante. E allo stesso modo, limitarsi ad uno slogan può rendere il cartellone poco pregnante, a meno che lo slogan non sia una vera opera di genio, mentre esagerare nel riempire di scritte l’intera superficie fa sì che il tempo e l’interesse si esauriscano, e che il passante eviti del tutto quel cartellone che pare così faticoso anche solo a guardarlo.
Immagini: Sulla scelta dell’immagine occorrerebbe parlare per ore: è una delle competenze base di un grafico professionista, e non è certo in questo breve articolo che è possibile parlarne utilmente. Ma qualche consiglio si può dare anche in questo ambito: da un lato, tenete presente quanto detto poco sopra per il testo, e non esagerate nel riempire lo spazio disponibile. Il “bianco”, o comunque lo spazio vuoto, ha una funzione molto importante nel creare leggibilità e dare un ritmo a un cartellone. E d’altro canto non commettete l’errore che sempre più spesso capita di incontrare, quello di voler usare a tutti i costi immagini economiche, a bassa risoluzione: una volta ingrandite fino a riempire il cartellone, riveleranno tutti i loro difetti, squalificando l’intera comunicazione e sprecando interamente il denaro che avrete speso.