Dipendenza digitale, troppe ore davanti allo smartphone

Dipendenza digitale, troppe ore davanti allo smartphone

Più di 3 italiani su 10 stanno troppe ore davanti allo smartphone e al tablet, portandoselo anche a tavola e a letto. Sono per lo più giovani e giovanissimi che oggi subiscono una vera e propria dipendenza digitale difficile anche da gestire ed eventualmente smaltire. Anche per questo sono sempre più popolari i percorsi di digital detox che aiutano giovani e meno giovani a disintossicarsi da questa forma di dipendenza, comunque molto grave.

I numeri della dipendenza

Secondo una nuova indagine di Agi-Censis, redatta per l’internet Day 2018, oltre il 60% degli italiani usa il proprio dispositivo mobile per prendere sonno. Un’usanza molto diffusa soprattutto tra i più giovani e in particolare nella fascia di età compresa tra i neomaggiorenni e gli under 35. In questa fascia oltre l’80% usa lo smartphone mentre sta a letto prima di addormentarsi. Per fortuna, man mano che l’età sale, diminuisce anche questa pratica. D’altro canto, gli under35 sono anche tra coloro che più stanno al telefono anche mentre mangiano, portandosi il cellulare anche a tavola. Cosa ancora più grave, ben il 20% dei più giovani dichiara di scrivere messaggi e usare applicazioni come WahtsApp anche mentre guida, con le conseguenze che purtroppo spesso accadono sulle strade italiane. Dunque, non solo un serio rischio per la propria salute, ma anche un grave pericolo per l’incolumità altrui.

Le conseguenze della dipendenza digitale

Ma cosa crea, esattamente, la dipendenza dallo smartphone? Sicuramente conseguenze anche molto importanti e serie per la salute di ciascuno di noi. Pensiamo ad esempio che oggi lo smartphone viene utilizzato per ogni esigenza e informazione, dai tutorial alle guide, come una recensione Samsung Galaxy J5 2017, ma occorre valutare anche il tempo che questa ricerca, più o meno utile, sottrae ad altre attività che potremmo fare ogni giorno, come fare un po’ di sport o dedicarci alla lettura di un libro o anche semplicemente a fare due chiacchiere con la nostra famiglia mentre siamo a tavola insieme. È anche importante valutare le conseguenze mentali e fisiche della dipendenza digitale, dalle patologie agli occhi causate dalla luce blu emessa dai dispositivi come il tablet, il pc o lo smartphone, fino all’ansia che sale all’idea di essere disconnessi anche solo per poche ore, magari a causa di un disservizio. È bene, quindi, affrontare questo tipo di dipendenza, magari in modo autonomo e con piccole correzioni quotidiane, che comprendano ad esempio una sorta di auto-limitazione. Potremmo cominciare a non portare con noi a tavola lo smartphone o a riprendere la sana e bella abitudine di leggere qualche pagina di un libro prima di dormire invece di metterci su Facebook o su Instagram. Piccole abitudini quotidiane che ci aiuterebbero a vivere meglio.